La lotta al cambiamento climatico è una delle sfide più importanti dei nostri tempi e rappresenta uno dei fondamenti dello sviluppo sostenibile. Il processo di transizione ecologica è ormai necessario e richiede un cambiamento radicale del sistema produttivo verso un modello che renda meno dannosa per l’ambiente la produzione di energia, la produzione industriale e, lo stile di vita delle persone. Politica, scienza, tecnologia, società ed industria sono i settori coinvolti sinergicamente per trovare soluzioni efficaci e stabili per mitigare ed assestare i processi di deperimento generati sino ad oggi sull’ambiente.
Tutte le strategie globali ed europee, dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, all’Accordo di Parigi, all’ European Green Deal, procedono con grande ambizione nella medesima direzione: una progressiva e completa decarbonizzazione (‘Net-Zero’), lo sviluppo di nuove tecnologie di economia circolare, per tutelare l’ambiente, la biodiversità e garantire un sistema alimentare equo, sano e sostenibile.
Anche l’Italia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fissa questi obiettivi come prioritari e irrinunciabili. La sua posizione di fragilità geografica e territoriale la espone agli effetti più catastrofici del suo patrimonio ambientale e artistico con enormi ricadute sul piano economico sociale e culturale.
In questo contesto la ricerca e l’innovazione sono riconosciuti come i motori per la ripartenza del Paese e strumenti fondamentali per il loro contributo alle soluzioni di questi problemi.
Le attività di ricerca degli istituti afferenti al DiSBA sono focalizzate da sempre nella conservazione dell’agro-biodiversità, della valorizzazione del germoplasma utile in situazioni di emergenze alimentari o di crisi climatiche ed ambientali. Molte delle loro ricerche sono già orientate ad aumentare la durabilità dei prodotti alimentari e allo sviluppo di nuove tecnologie che mitigano o evitano l’imballaggio (zero packaging) attraverso, l’applicazione di packaging innovativi e sostenibili per prodotti agroalimentari freschi e trasformati.
Un apporto significativo del DiSBA riguarda lo sviluppo dell’agricoltura 4.0 con la messa a punto di tecnologie e metodologie innovative per la gestione delle colture e dei rischi correlati e per la valorizzazione e la salvaguardia delle produzioni agroalimentari tipiche con soluzioni avanzate dal punto di vista della sostenibilità.
Il DiSBA, attraverso i propri Istituti, è in grado di fornire risposte operative in termini di strategie strutturali e non strutturali e di mitigazione dei rischi per una corretta identificazione dei fenomeni attesi e/o in atto. Il DiSBA fornendo modelli innovativi di analisi sviluppa inoltre diverse ricerche per una gestione sostenibile delle risorse idriche nel settore agricolo anche per una valutazione preventiva delle esigenze della produzione.
Lo sviluppo di nuovi alimenti a basso impatto ambientale e che favoriscono l’apporto di proteine da fonti alternative, sono il volano verso diete più sane per un graduale cambiamento dello stile di vita della popolazione e una radicale transizione ecologica.
Questi temi evidenziano l’insieme delle competenze strettamente connesse all’economia circolare e, in particolare, le attività di ricerca rivolte all’utilizzo degli scarti nella filiera industriale.